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Nintendo Labo: Kit Assortito

Nintendo Labo: La creatività videoludica fatta di cartone

Riflessioni, considerazioni e previsioni sull'ultimo intrigante prodotto targato Nintendo.

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Creatività, innovazione e un abbondante dose di coraggio nello sperimentare nuove strade in ambito videoludico: questi rappresentano da sempre i cardini attorno cui un'azienda come Nintendo ha costruito la propria fortuna, ritagliandosi uno spazio molto importante all'interno del settore. La famosa "Nintendo Difference", ricordate? È vero, non sempre la (troppa) originalità paga e, come talvolta capita, non sono mancati piccoli incidenti di percorso lungo il sentiero dorato della casa di Kyoto, ma questo non ha comunque impedito alla compagnia di rimettersi in gioco, proponendo altre idee, più o meno brillanti.

Sull'onda di una console, Switch, che - ancor prima che venisse svelata ufficialmente lo scorso anno - aveva già creato un acceso dibattito tra esperti del settore e giocatori (questi curiosi e forse un po' prevenuti anche a seguito del grande flop di Wii U), e che in appena 10 mesi dal lancio è riuscita a piazzare 10 milioni di unità in tutto il mondo, Nintendo ha deciso che non è ancora giunto il momento di restare a guardare, godersi un meritato successo dopo anni particolarmente bui, ma che, anzi, vale la pena battere il ferro finché è caldo. Facendo ciò che le riesce meglio: osare.

Nintendo Labo: Kit Assortito
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Quasi in silenzio e in modo completamente inaspettato, ieri mattina la pagina Facebook di Nintendo Italia ha annunciato che in tarda serata si sarebbe tenuto un reveal dedicato ad una nuova esperienza interattiva per Nintendo Switch, che avrebbe fatto la gioia degli adulti e dei più piccoli. Nessun dettaglio ulteriore, nessun possibile indizio, ma solo tanto hype fino a tarda notte prima che la compagnia nipponica ha deciso, finalmente, di pubblicare un trailer di un "qualcosa" (e qui è d'obbligo) chiamato Nintendo Labo. Vediamo una sorta di rullo, del cartone, una pressa: la prima domanda è stata, ovviamente, "Ma che diavolo è?". E da lì si è aperto un mondo, un mondo in cui un paio di mani hanno iniziato a costruire "qualcosa" con del cartone, piegando e incastrando i vari pezzi tra loro, che poco dopo scopriamo essere un mini-pianoforte di cartone. Ok, ma cosa c'entra con Switch? Non abbiamo neanche il tempo di rifletterci su che vediamo apparire una console tra un paio di mani, il suo schermo viene alloggiato all'interno di un apposito spazio in questo pianoforte di cartone, così come i suoi Joy-Con. Ed ecco la magia: quel pezzo di cartone inizia a suonare, esattamente come farebbe un pianoforte.

Non riusciamo a metabolizzare lo stupore che subito ci appaiono in sequenza strani robottini, una canna da pesca, una motocicletta e una casetta, tutti realizzati con il cartone, e la nostra mente inizia a viaggiare. Maledetta Nintendo, l'hai fatta ancora una volta! Scopriamo che Nintendo Labo è un "qualcosa" che va oltre la creatività: offre ai giocatori la possibilità di costruirsi i propri giocattoli di cartone (o Toy-Con, come vengono definiti dalla stessa compagnia) e usare Switch come "motore" per renderli vivi, pulsanti, reali, un concept che va oltre l'idea dei "Toys-to-life" (a cui appartenevano i vari Disney Infinity, Lego Dimensions e Skylanders - purtroppo, l'uso del passato qui è d'obbligo), un genere che ha visto, ahinoi, ben presto la sua scomparsa, principalmente per i suoi costi produttivi eccessivamente elevati.

Nintendo Labo: Kit AssortitoNintendo Labo: Kit Assortito

Recuperando un'idea straordinaria quale quella del "costruisci il tuo gioco e dagli la vita" già presente in qualche modo con i "Toys-to-life" - anche se qui assistiamo ad un procedimento esattamente inverso, dal digitale all'analogico - e al tempo stesso quasi annullando i loro esosi costi produttivi (è cartone, accidenti!), Nintendo Labo fa della creatività il suo cavallo di battaglia; mette nelle mani dei giocatori il grande potere di essere parte attiva del gioco, non solo costruendosi il proprio marchingegno di cartone, ma anche decorarlo e colorarlo come preferisce. Infatti, accanto ai due kit (Kit Assortito e Kit Robot), la compagnia prevede il lancio di stickers e stencil con cui è possibile personalizzare il proprio oggetto di cartone. Insomma, potenzialità creative che puntano all'infinito! Accanto ad ogni kit, i cui prezzi non sono stati ancora ufficializzati per il mercato europeo (dai 70 agli 80 dollari, si legge sul portale americano di Nintendo, dunque supponiamo qualcosa di analogo anche qui), c'è un software che permette al nostro giocattolo cartonato di interagire con Switch e, di conseguenza, permettere ai giocatori di sbizzarrirsi con varie attività, come pescare, controllare una macchinina radiocomandata, sfrecciare in motocicletta e, addirittura, manovrare un robot tramite un sistema di semplici tiranti fatti di elastici e fili.

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Lo sappiamo, molti di voi staranno probabilmente storcendo il naso nei confronti del concept di Nintendo Labo - "Nintendo vuole inseguire i casual!", "Nintendo tradisce i giocatori core!" - eppure, è sotto gli occhi di tutti la straordinarietà dell'operazione messa in campo dalla casa di Kyoto con questa idea, sotto tanti punti di vista. Oltre ad essere un prodotto pensato principalmente per le famiglie, un modo creativo e divertente di permettere a varie generazioni di giocatori di trovare un minimo comun denominatore e condividere insieme un'esperienza, Labo ha la grande forza di spogliare il videogioco - quanto meno in una certa misura, non vogliamo essere eccessivamente ottimisti! - di quell'aura negativa di medium che "frigge" le giovani menti, che annienta la loro creatività, mitragliandoli di immagini e intontendoli davanti ad uno schermo. Il videogioco diventa un prodotto manuale, il fine ultimo di un'esperienza che ci vede armeggiare in primo luogo con forbici, pennarelli e adesivi per poi dare vita ad un giocattolo di cartone con cui possiamo interagire grazie ad una console di gioco.

Nintendo Labo: Kit AssortitoNintendo Labo: Kit AssortitoNintendo Labo: Kit Assortito

Gli scenari che si aprono di fronte ad un prodotto come Nintendo Labo sono molteplici. Accanto alle sue evidenti potenzialità creative e alla possibilità di smuovere dall'interno l'industria, introducendo un concetto tanto semplice quanto efficace, non ci sentiamo di escludere un suo prossimo ruolo all'interno di un settore che sta sempre più prendendo piede in questi anni, quello dei cosiddetti educational game. Il medium videoludico non è più solo un prodotto di intrattenimento fine a sé stesso, ma diventa anche un mezzo attraverso cui, soprattutto le giovani generazioni nate con le nuove tecnologie tra le mani, possono apprendere divertendosi o dare largo spazio alla propria immaginazione, creandosi da soli i propri giochi.

Sono solo congetture, badate bene, ma non ci stupiremmo se vedessimo, tra qualche anno, un prodotto come Nintendo Labo approdare sui banchi di scuola di qualche scuola materna, elementare o media, dove magari - una volta sviluppato il concetto, e dunque rendendolo più strutturato e complesso - gli stessi alunni possono non solo costruire il proprio giocattolo di cartone, ma magari essere capaci di usare qualche software in grado di programmare in modo semplice il movimento di questi robottini. Il concetto è talmente semplice ed intrigante che non rimarremmo sorpresi se questo prodotto subisse questa evoluzione. Ci piace fantasticare, è vero, ma è indubbio che Nintendo Labo racchiuda in sé diversi scenari possibili, che, a nostro parere, trascendono il semplice uso familiare.

Nintendo Labo: Kit Assortito

Un altro punto di forza di Nintendo Labo è la semplicità dei suoi materiali. A differenza dei già citati "Toys-to-life" - e tra tutti ci sentiamo di menzionare nello specifico Lego Dimensions, di cui recupera la componente "costruzione" - i cui costi di produzione proibitivi hanno affondato il concept in pochi anni, Labo usa un materiale (quasi) a costo zero come il cartone, che oltre ad essere facile da maneggiare ed incredibilmente leggero, è molto eco-friendly. In un mondo che sempre più ci si allontana dall'uso di materiali plastici per preservare l'ambiente, la scelta di Nintendo di usare un materiale eco-sostenibile come il cartone, che è possibile riciclare e riutilizzare con grande flessibilità, ci appare, senza dubbio, un po' furbetta (soprattutto alla luce di tutto il dibattito ambientalista che è sulle nostre agende quasi quotidianamente) perché cavalca l'onda di una controversia molto attuale, ma principalmente è un'idea interessante, proprio perché permetterebbe una produzione in larga scala di tanti altri progetti cartonati utilizzabili con Switch.

Magari in un prossimo futuro, accanto ai kit più dispendiosi mostrati in occasione del reveal, si affiancheranno software più flessibili, continuamente aggiornabili (anche dietro piccolo pagamenti) che permettono l'utilizzo di più kit contemporaneamente, dove con una sola cartuccia è possibile utilizzare più cartonati e modelli differenti, dando al giocatore ancora più libertà creative. Sarà interessante, inoltre, capire se Nintendo Labo sarà in grado di "comunicare" con altri giochi e non solo con software appositamente sviluppati per questo prodotto. Chissà, magari potremo utilizzare il Kit Robot per muovere Samus Aran nel prossimo Metroid, indossando metaforicamente la sua armatura, per sparare o lanciare attacchi, o sviluppare all'ennesima potenza il concetto di Super Mario Maker, costruendo fisicamente i nostri livelli.

Sono chiaramente supposizioni, suggestioni e soprattutto sogni ad occhi aperti su quello che potrebbe essere l'eventuale sviluppo futuro di Nintendo Labo, dal momento che conosciamo ancora molto poco del prodotto allo stato attuale, ma sarà senza dubbio interessante seguire la sua evoluzione.

Con Nintendo Labo, la casa di Kyoto provocherà senza dubbio un piccolo tsunami all'interno dell'industria. Sarà molto interessante capire se e come anche gli sviluppatori terze parti aderiranno al progetto, quanto margine di libertà e interesse nutriranno nei confronti di questo prodotto, perché, in fin dei conti, anche questo contribuirà in larga misura al suo successo o insuccesso. Al momento, possiamo dire di essere rimasti positivamente convinti da quel poco che abbiamo visto e la nostra mente ha già iniziato a macchinare grandi progetti per il concept nel prossimo futuro. Resta da vedere in che modo Nintendo si giocherà le sue carte...ops, cartoni!

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