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Dead Island Definitive Collection

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Abbiamo fatto un nuovo viaggio a Banoi e Palanai per vedere se sono ancora come ce le ricordavamo

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Sono trascorsi cinque anni da quando Techland e Deep Silver ci hanno regalato un gioco zombie che ha portato il genere a nuova vita. Due anni più tardi, è arrivato un sequel, che non è stato all'altezza del suo predecessore, ma che comunque è riuscito ad intrattenerci. Ora, grazie a Dead Island Definitive Collection, abbiamo a disposizione entrambi i giochi in un unico pacchetto, in una versione remaster che rende ancora più brillante la violenza e il sangue che si consuma in entrambi i titoli.

E' una bella giornata di sole. Vi svegliate in uno splendido resort sulla spiaggia sull'isola di Banoi dopo qualche bicchiere di troppo e subito vi rendete conto che c'è qualcosa che non quadra. I corridoi sono vuoti, ci sono valigie sparse un po' ovunque (ironia della sorte, piene solo dello stretto necessario) e non c'è in giro anima viva. Poi, mentre si cammina su una terrazza, dei corpi iniziano a cadere, e iniziate a rendervi conto che la sbornia è di quelle pesanti questa volta. I corpi sono zombie. Non solo zombie, ma anche di quelli che corrono e anche veloce. E riuscire a sfuggirli sarà tutt'altro che semplice.

Questo è l'inizio del primo Dead Island, che vi porta a compiere un viaggio sull'isola, dove troverete alcuni sopravvissuti, affronterete i morti viventi, e cercherete di capire come riuscire a sfuggire a quell'inferno terrestre. In altre parole, è ciò che accadesse nel caso in cui Far Cry e Left 4 Dead venissero fusi in un unico gioco.

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Si segue una trama principale, ma avrete anche diverse missioni secondarie più piccole lungo il vostro cammino, che vi daranno punti extra. E' difficile, è divertente, ed è sorprendentemente spaventoso. Ciò che è davvero impressionante in Dead Island è il fatto che vi spaventeranno a morte, in un ambiente che la maggior parte dei registi horror rifuggerebbero. Una giornata di sole in spiaggia non è esattamente qualcosa che assocereste ad un film horror, ma la mescolanza tra i grugniti di zombie terrificanti e la mancanza di una colonna sonora travolgente o temporali cliché creano una sensazione strana, la sensazione di essere completamente soli. In altre parole, la paura è di natura più "realistica".

Dead Island Definitive Collection

In breve, Dead Island è ... beh, un sacco di cose. A volte ci si sente come se il gioco in realtà non si sappia cosa sia, ma offre un buon mix di FPS, RPG ed elementi horror che vi intratterranno per un fine settimana o due.

Ma tutti questo non basta, anche perché il gioco ha un sacco di punti deboli. Le meccaniche sono spesso un po' troppo goffo, e potrebbero richiedere un po' di tempo prima che ci si abitui. E quando si tratta delle missioni, queste sono varie tanto quanto i personaggi con cui potrete giocare: una serie di situazioni stereotipate.

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La cosa più deludente, tuttavia, è la trama stessa. Ricordiamo tutti il ​​trailer emozionante e splendidamente realizzato pubblicato poco prima il suo lancio, in cui assistiamo agli ultimi momenti di una famiglia felice in rewind, mentre assistiamo alla morte della figlia. E' stato un video scioccante, straziante, ma necessario, perché rendeva le cose umane, che è un elemento che può fare la differenza in un gioco di zombie. Sfortunatamente, nel gioco vero e proprio sono mancati tanti di questi momenti. E pensandoci ora, è difficile non confrontare Dead Island a The Last of Us, che ha utilizzato l'elemento dell'umanità per dare vita ad una storia memorabile. La trama di Dead Island è l'esatto contrario.

Poi abbiamo Dead Island: Riptide, che è tutto ciò di cui sopra, sia in termini di punti deboli sia in termini di punti di forza. Si inizia dove si interrompe il gioco precedente, e si incontrano gli stereotipi ancora una volta, quelli di cui ancora una volta non ve ne frega nulla. Sono bloccati su un'isola diversa questa volta, a fianco di alcuni nuovi sopravvissuti che sembrano averci dato troppo dentro con il botox. Questa volta cercherete di lasciare l'isola, che sarà presto devastata. Tenterete di sopravvivere, fuggire, uccidere gli zombie - esattamente come nel primo. E, se siete come noi, potrete iniziare a chiedervi chi siano i veri zombie in questo gioco, dato il fatto che gli zombie hanno espressioni facciali maggiori rispetto a qualsiasi delle altre persone che si sta cercando di salvare.

Giocando a Riptide abbiamo avuto la stessa sensazione di quando abbiamo visto 28 settimane dopo, il sequel di 28 giorni dopo - è praticamente la stessa roba ripetitiva, e senza vero e proprio elemento di sorpresa. Ma è stato comunque divertente distruggere le teste di zombie e aggiornare le armi in stile Dead Rising, nonostante i volti rigidi, le meccaniche di combattimento goffe, e la pessima recitazione.

Ora qui siamo con la Definitive Edition, una raccolta di giochi in HD per console più recenti. Molto è stato promesso in termini di miglioramento - una risoluzione più elevata, una migliore grafica e una nuova illuminazione - e sì, il gioco sembra molto meglio. I movimenti sono più morbidi, i colori sono più intensi e i dintorni sono ancora più belli, e non abbiamo potuto fare a meno di desiderare che questa fosse la prima volta che ci giocassimo. Niente di nuovo si aggiunge al gameplay, ma è quello che ci si aspetta da un remaster. Ma abbastanza non sempre è sufficiente.

Dead Island Definitive Collection
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Anche se Dead Island e Dead Island: Riptide (in misura minore) sono stati bei giochi quando sono uscito, ora tutto sembra vecchio e obsoleto, soprattutto considerando che nulla di nuovo è stato aggiunto al gioco in sé. La grafica, la storia, il doppiaggio e gli zombie stessi non sono semplicemente abbastanza buoni per gli standard odierni. Impallidisce in confronto a Dying Light di Techland - un'evoluzione del concetto se si vuole - che è uscito lo scorso anno.

La grafica non è mai stato il ​​vero motivo per cui i giochi inizialmente non erano perfetti. E' stata la mancanza di una storia, buoni dialoghi, la varietà e la meccanica goffa a rappresentare i suoi punti deboli.

L'unica vera novità di questo pacchetto è un gioco completamente separato - Dead Island: Retro Revenge. Il gioco è un gioco arcade a scorrimento laterale in stile16 bit, dove si uccidono i vari tipi di zombie mentre si interpreta quello che sembra essere una versione più giovane e più atletica di Jack Black. Ma è buono? Sì. Va tutto bene, è un omaggio simpatico ai giochi retrò, e gli sviluppatori probabilmente si sono divertiti a farlo, ma come gioco stand-alone non ci ha lasciato a bocca aperta.

Dead Island: Definitive Edition è un bell'aggiornamento della classica serie zombie. E' impegnativo, divertente, e avete tre giochi al prezzo di uno, quindi se avete un po' di tempo da ammazzare (letteralmente) tra le nuove uscite di quest'anno, in viaggio verso questo festival del gore qual è Dead Island, potrebbe essere la scelta giusta e senza impegno. Ma non aspettatevi miracoli, sia chiaro.

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06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
Gioco zombie divertente; Tante ore di gioco a poco prezzo; Grafica migliorata; Retro Revenge è un bel bonus.
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I punti deboli dei giochi originali persistono; Doppiaggio scadente; Trama debolissima; Missioni ripetitive e meccaniche vecchie.
overall score
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