Dishonored 2

Come accaduto nelle tante missioni di Dishonored, la nostra demo hands-off di Dishonored 2 parte a bordo di una barca, ma mentre la telecamera zooma all'indietro, ci rendiamo conto che non siamo su una piccola barca a remi fuori Dunwall, ma piuttosto su un aggeggio meccanico. In questa atmosfera deliziosamente steampunk, vediamo balene salire a galla in superficie, e notiamo un sottile strato di sporcizia in tutta l'immagine: sì, questo è decisamente un gioco Dishonored.

Eppure, al contempo, è anche molto diverso, perché non ci troviamo più a Dunwall questa volta. Nel sequel di Arkane ancora una volta ritroviamo edifici alti e un paesaggio urbano imponente, ma questa volta il design è più "continentale", meno inglese. E non dipende solo dalla scelta di un diverso tipo di architettura, ma è proprio l'atmosfera ad essere cambiata. Vediamo il sangue delle balene fluire in correnti davvero macabre, ma il contrasto tra ricchi e poveri rappresenta ancora una volta uno degli elementi fondanti della storia.

Ne veniamo ancora una volta a conoscenza da una demo hands-off. Questa volta, invece del gameplay più stealth con protagonista Emily (che potete vedere qui sopra, mentre di seguito potete gustarvi una Emily decisamente più letale), siamo tornati ad indossare la maschera di Corvo. Se l'ultima volta abbiamo assistito a nuovi trucchi e soluzioni stealth, questa volta abbiamo avuto modo di vedere Dishonored 2 nella sua forma più distruttiva e violenta. In realtà non ci hanno mostrato molto, e nonostante tutta la sua schiettezza, il nostro assassino ci è apparso molto distaccato.

Siamo nel Dust District, di cui il director Harvey Smith ci ha offerto qualche dettaglio in più nella nostra chiacchierata dopo la demo: "Il Dust District è interessante perché ha tempeste dinamiche casuali. Le tempeste di sabbia cambiano la visibilità e la modalità stealth". Ci sono anche due obiettivi, il Vice Sovrintendente Burn e Paolo, il capo degli Howlers. Spetta al giocatore decidere se attaccare uno, due o addirittura nessuno dei personaggi, e Smith ci ha assicurati che "ci sono molti modi per portare a termine la missione". Tutto dipende da come giochiamo, e con chi giochiamo.

"Tutti sono entusiasti di Emily, perché è qualcosa di nuovo, una nuova protagonista con poteri tutti nuovi, mentre Corvo è cosa vecchia", ha spiegato Smith, "un protagonista nostalgico con i poteri classici Dishonored, tutti ripresi e rivisitati. È entusiasmante essere nei panni di Emily, ma è anche comodo essere nei panni di Corvo ed è bello poterli sentire entrambi parlare, mentre commentano quanto stanno cambiando le cose del mondo, mentre lo attraversano".

Partiamo con qualcosa di standard. Vediamo Corvo teletrasportarsi nell'ambiente, posizionandosi in punti più alti in modo da poter avere una buona visione d'insieme e da avere vantaggio strategico. Balza sui tetti che sovrastano l'interno di un cortile, mentre persone ignare della sua presenza non sanno quale destino attenda loro. Beata ignoranza.

Se siete tra coloro a cui interessa agire d'attacco in Dishonored, Arkane ha delle ottime opzioni a vostra disposizione. Ma anche se siete tra coloro che preferiscono un approccio stealth, usando la sapiente arma della pazienza, ne uscirete comunque soddisfatti. È proprio questa dualità, questa abilità di riuscire a coniugare tutti gli stili di gioco, ad aver reso il primo gioco un vero e proprio classico. E a quanto pare anche per il sequel è stata optata la medesima scelta.

Le tantissime opzioni a disposizione del giocatore vengono definite tanto dagli strumenti a loro disposizione quanto dalle opportunità che emergono dal mondo che ci circonda. Nella demo abbiamo avuto modo di dare un'occhiata a uno sciame di bloodflies, ossia insetti ambientali più che felice di pungerci se avete uno stile di gioco arrabbiato. Abbiamo anche visto Corvo possederne uno, mentre utilizzava un altro vecchio trucco preferito per togliersi di mezzo dalla scena di un crimine appena commesso.

Che scegliate o meno di giocare in modo violento, o anche se decidete di ignorare l'elemento magico, l'unica cosa che avete sempre a disposizione è la possibilità di scegliere. Oltre alle freccette mortali scoccate dalla sua balestra, abbiamo visto l'assassino, ora doppiato, sparare dardi incendiari da una posizione elevata. Questo dopo aver colpito la band che stava suonando musica nel cortile. Successivamente, abbiamo visto Corvo usare un coltello, raccogliere cadaveri e lanciarli, sparare con pistole, ogni genere di cose.

Tuttavia, la vera e propria attrazione delle folle è stato quando il suo obiettivo (che aveva già annientato durante la demo) è stato buttato fuori da una finestra del secondo piano. Corvo ha poi congelato il tempo, è atterrato a terra, l'ha ucciso in aria e se l'è portato via al sicuro non appena il tempo ha ripreso a scorrere.

"Dipende dal personaggio, dal percorso che si sceglie, se creando molto o poco caos. Dipende dai poteri che si scelgono, dal vostro stile di gioco, che sia violento o meno", ci ha detto Smith quando abbiamo discusso dei diversi stili di gioco in Dishonored 2.

"Questa volta abbiamo aggiunto ulteriori opzioni non letali, così nel mezzo del combattimento potete soffocare qualcuno, potete procedere con un attacco senza uccidere qualcuno. Abbiamo anche aggiunto la possibilità di giocare senza alcun potere, dove potete letteralmente rifiutarvi di usarli e giocare l'intero titolo senza l'uso del dominio o dell'ipnosi. Insomma, ci sono tanti modi diversi di giocare il titolo".

È stato davvero un peccato non aver potuto giocare a Dishonored 2 e mettere un po' di questi poteri alla prova, dunque al momento abbiamo un sacco di domande a cui speriamo poter dare risposta non appena ci avvicineremo al lancio del gioco. Tra le cose positive, almeno siamo riusciti a vedere un po' di variazione significativa in termini di gameplay.

Dishonored 2 è bello? Sì. Offre scelta al giocatore? Sì. Arkane ha dato vita ad un altro mondo imponente e allettante da esplorare? Assolutamente sì. Non vediamo l'ora che Dishonored 2 venga pubblicato su PC, PS4 e Xbox One il prossimo 11 novembre? Certo che sì.