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Deus Ex: Mankind Divided

Deus Ex: Mankind Divided

Adam Jensen è tornato, e lo fa in grande stile con Mankind Divided.

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Nel futuro, la scienza ci salverà. Guarirà coloro che sono paralizzati, e permette a coloro che hanno perso la vista di riacquistarla. Coloro che una volta sono stati messi da parte con un'esistenza ai margini, potranno finalmente tornate alla ribalta e in realtà erediteranno la Terra. Ma queste persone sono in realtà una benedizione, o una minaccia per il resto del mondo, per coloro che invece sono sprovvisti di miglioramenti? Potranno anche essere dei super-umani, ma potrebbero minare la stabilità e la sicurezza della società. Perché si creerebbe una versione moderna dell'apartheid, con questi individui potenziati banditi nei ghetti. Questa è la visione del futuro che offre Deus Ex: Mankind Divided.

Deus Ex è un franchise molto popolare sin dal classico originale passando per il suo sequel. Al giorno d'oggi, tutto ciò che riguarda Deus Ex va sotto ciò che Square-Enix definisce Deus Ex: Universe. Ci hanno permesso di avere un assaggio di cosa hanno in serbo sotto forma di libri e fumetti che raccontano le storie che giocano in parallelo con i giochi. I personaggi di supporto saranno caratterizzati dalle loro storie e i personaggi che troveremo nell'universo espanso potrebbero trovare un proprio spazio in propri giochi. Ma Deus Ex: Universe non mira semplicemente ad ampliare l'elemento narrativo; ma ci sarà anche una linea di abbigliamento, e hanno anche collaborato con una società che produce protesi a tema. Potrebbe essere semplicemente una trovata pubblicitaria, ma non dà alla fantascienza basi più forti se vista attraverso la lente del mondo di oggi.

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Mankind Divided è ambientato a pochi anni di distanza dalla conclusione di Human Revolution. Revolution si è concluso in una grande tragedia, e molte persone sono morte. Ora i potenziamenti non sono più visti come qualcosa di positivo per il futuro dell'umanità. La società è divisa e gli esseri umani potenziati sono visti come cittadini di seconda classe e un potenziale pericolo per la società. Adam Jensen, anche questa volta nei panni del protagonista, è da qualche parte nel mezzo di questo conflitto. Non è stato buttato nel ghetto, ma al tempo stesso è guardato dall'alto in basso dalla gente comune. Ha gradualmente imparato ad accettare l'uomo nuovo che è diventato in Human Revolution, e riconosce il proprio ruolo nel bel mezzo di tutto questo caos. Vuole sgominare coloro che sono dietro l'attacco. Non ci sono stati offerti molti dettagli sulla trama, ma come l'ultimo gioco, tutto gira attorno a cospirazioni su larga scala e molti enigmi morali difficili. Queste decisioni possono avere importanti conseguenze più avanti nel gioco, ma il modo di giocare influenza anche l'atteggiamento della gente nei confronti di Jensen. Il gioco pone un sacco di attenzione sul vostro stile di gioco e le scelte plasmeranno il mondo e la storia.

Il potente racconto di Mankind Divided non solo è raccontato attraverso gli eventi che prendono vita davanti ai vostri occhi. L'universo sottostante traspare e aggiunge profondità all'atmosfera. Nel breve tempo che abbiamo trascorso in compagnia del gioco era ovvio che la storia ci venisse raccontata attraverso piccoli dettagli, così come tramite cutscene e simili. Ogni scelta progettuale è lì per sostenere la storia e l'universo. I telegiornali e i giornali parlano dello stato del mondo da una prospettiva più ampia, e cambiano a seconda degli eventi del gioco, e anche a seconda del modo in cui Adam Jensen opta per gestirli. Il gioco offre, almeno da quello che abbiamo visto, un cast di personaggi particolarmente interessante, con un'interpretazione davvero potente a sostenerlo. Il gioco trasuda budget produttivi davvero elevati. La grafica offre la stessa atmosfera del suo predecessore, ma è nettamente superiore rispetto a quanto visto in Human Revolution. Tutto trasuda elementi cyberpunk, e i colori, contornati da un vivace color oro, fanno un gradito ritorno.

Le aree che visiteremo non sono enormi, ma sono ricche di contenuti. Ogni NPC ha qualcosa da dire o ha un ruolo preciso in quell'ambiente. Eidos non fa uso di un sistema di folla generato in modo casuale. Magari riduce il numero di personaggi e il suo scopo di far numero, ma al contrario offre agli sviluppatori l'opportunità di concentrarsi sulla qualità delle interazioni. Questo non vuol dire che le aree sono piccole, ma sono progettate in modo intelligente rispetto a quelle viste in Human Revolution. Gli sviluppatori hanno creato molti più percorsi in ogni ambiente, e hanno dato al giocatore la possibilità di utilizzare maggiormente la verticalità.

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Mankind Divided, come il suo predecessore, offre diversi stili di gioco, con combattimento principalmente cover-based e stealth tattico, ed è possibile alternarli rapidamente ed efficacemente. Adam Jensen è facile da controllare, anche se riuscire a padroneggiare la gamma di opzioni a disposizione richiede un po' di tempo prima di abituarsi, ma una volta che ci avrete preso la mano, ne avrete il controllo totale. I suoi potenziamenti sono assegnati al D-pad e sono di facile accesso, il che permette azioni fluide e deliberate, essenziali in questo tipo di gioco. Siamo saltati fuori da un nascondiglio in un scontro a fuoco a tutto campo, e poi siamo tornati a muoverci in modalità stealth quando l'occasione si è presentata. Il vostro stile di gioco ha anche una dimensione morale: preferite salvare gli ostaggi o mettervi sulle tracce di un terrorista? Preferite portare armi con voi e uccidere la gente, o utilizzare un approccio non letale per assicurarsi che nessuno si faccia male? Queste scelte hanno implicazioni anche sul modo in cui gli altri personaggi reagiscono a Jensen per tutta la partita. Alla fine si otterrà la possibilità di aggiornare le sue capacità, e qui potrete scegliere di concentrarvi su un particolare stile di gioco, ma gli sviluppatori promettono che avrete sempre a disposizione tutti i percorsi.

Deus Ex: Mankind Divided aggiunge una nuova modalità di gioco chiamata Breach, che non sarà parte del gioco principale, ma è in sostanza un Deus Ex in modalità arcade. In Breach, giocheremo nei panni di un hacker che, utilizzando un sistema VR avanzato, tenta di rubare informazioni importanti da un server. Questo si trova in un mondo virtuale coloratissimo dove la crittografia e i software antivirus assumono la forma di nemici e puzzle. Breach recupera il sistema di combattimento del gioco principale e lo presenta in una versione altamente distillata, il che lo rende più su un titolo per chi va a caccia di punteggi che un'esplorazione narrativa. Vi è, tuttavia, una storia che fa da collante, ma è principalmente una modalità per chi ama il sistema di combattimento del gioco, e che vuole mettere alla prova le proprie abilità contro altri giocatori. Non siamo rimasti del tutto convinti da quello che abbiamo visto, ma è un bonus che potrebbe in qualche modo aumentare la longevità del titolo.

Deus Ex: Mankind Divided sembra essere il capitolo più ambizioso ed espansivo della serie ad oggi. I valori di produzione sono mozzafiato e offre quello che sembra una trama potente con un sacco di personaggi interessanti. Il gameplay è in gran parte come lo ricordiamo, ma offre ancora più opzioni grazie al suo level design superiore. I controlli sono semplificati e i vari sistemi di combattimento si amalgamano bene. Il giocatore sarà costantemente di fronte a delle scelte, non solo in termini di storia, ma anche nel modo in cui gestisce una situazione, o come muoversi da A a B nel mondo.

Se tutto va secondo i piani, si prospetta un futuro luminoso per Deus Ex: Mankind Divided non appena sarà disponibile nel mese di agosto su PC, PS4 e Xbox One.

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RECENSIONE. Scritto da Kieran Harris

"Proprio come altri grandi sequel, Mankind Divided mantiene viva l'essenza del suo acclamato predecessore, aggiungendo al contempo nuove meccaniche e nuove idee".



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