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New Nintendo 2DS XL - Provato

A pochi giorni dal suo annuncio, abbiamo potuto dare un'occhiata più da vicino alla nuova "nata" della già ricca famiglia di Nintendo 3DS.

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Se con il lancio di una console ibrida come Switch - che permette non solo di godersi il divertimento comodamente dal divano di casa, ma anche ovunque vogliate - temevate che Nintendo mettesse definitivamente nel dimenticatoio le sue redditizie console portatili, possiamo farvi tirare un sospiro di sollievo. Con un annuncio inaspettato appena qualche giorno, New Nintendo 2DS XL si unisce al già nutrito gruppo di piattaforme portatili appartenenti alla famiglia 3DS, offrendo un'altra valida alternativa alla lineup già in offerta, e al contempo dimostrando quanto la grande "N" non sia ancora intenzionata a mollare una vera "gallina dalle uova d'oro", che continua a resistere imperterrita a oramai 6 anni di distanza dal suo lancio originale (a cui, dicevamo, sono seguiti aggiornamenti importanti in termini di hardware).

Ma qual è il valore aggiunto di New Nintendo 2DS XL? Per quale motivo, anche alla luce della svolta Switch (che è 2 console al prezzo di una), dovremmo lanciarci nell'acquisto di questa nuova piattaforma? Per rispondere a questa domanda, abbiamo risposto all'invito di Nintendo, che ha voluto farci tastare con mano, grazie ad una lunga sessione hands-on (in cui abbiamo provato anche alcuni titoli di prossima uscita), le peculiarità di questa "nuova nata", che arriverà sugli scaffali dei negozi dal prossimo 28 luglio.

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Rispetto alla sua sorella maggiore, Nintendo 2DS, ciò che sorprende di New Nintendo 2DS XL è il suo design che si allontana dall'effetto "giocattolone Fischer Price" del suo predecessore. La nuova piattaforma recupera, infatti, lo stile unico delle altre console della famiglia (con chiusura a conchiglia), prediligendo un aspetto più accattivante, ma al tempo stesso più "kids-friendly" con dettagli dai colori sgargianti e una finitura deliziosamente lucida. La console viene offerta in due versioni: una bianca dai contorni e pulsanti arancio, e l'altra nera dai dettagli in blu elettrico, ed entrambe hanno sul dorso posteriore principale un divertente dettaglio a righe che ne danno maggior carattere. È sin da subito evidente che il pubblico di riferimento è quello più giovane, esattamente come accaduto per 2DS, e questo è palese anche dal suo peso estremamente leggero.

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Nonostante le sue dimensioni siano molto simili, se non addirittura identiche, alla sua controparte New Nintendo 3DS XL, la nuova macchina di Nintendo è molto leggera e maneggevole (avevamo con noi la nostra New Nintendo 3DS standard e il peso è inferiore), perfetta anche per stare comodamente tra le mani di un giocatore più giovane, grazie al suo design arrotondato ed ergonomico. Stessa attenzione è stata riposta anche nei tasti (qui abbiamo anche l'aggiunta del C-stick analogico, proprio come New Nintendo 3DS), che risultano piacevoli al tatto e facili da raggiungere anche per mani più piccole.

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Esattamente come la sua controparte New 3DS e New 3DS XL, questa console presenta sia il tasto d'accensione sia lo stilo riposti nella parte inferiore del secondo schermo, rendendo di gran lunga più maneggevole l'impugnatura, senza che lo stilo - per tradizione e nelle precedenti versioni - dia fastidio riposto ai lati. Per quanto riguarda, invece, gli altri pulsanti (ZL/ZR e L/R), è rimasta invariata la disposizione rispetto a New 3DS risultando, però, ancora più comodi da schiacciare grazie al loro piacevole "click".

Sempre in basso, troviamo la porta per inserire le nostre cuffie così come gli slot per le cartucce e le carte MicroSD (e questa volta, state tranquilli, non dovrete ricorrere al cacciavite per inserirla!). Lo schermo superiore, rispetto alla sua controparte 2DS, è di gran lunga più ampio e molto luminoso, anche se forse leggermente meno brillante rispetto a quello di New 3DS. Come ovviamente suggerisce il nome, la grande differenza tra le ultime console New e questa è la mancanza dell'elemento tridimensionale, un aspetto di cui abbiamo imparato a fare a meno di recente anche su 3DS, dal momento che oramai sembrano scarseggiare titoli che ne fanno realmente uso (e che, a nostro avviso, non è un fattore indispensabile).

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Ma ciò che spinge Nintendo a credere ancora nelle sue console portatili, tanto da spingere la compagnia a sfornare addirittura un nuovo modello, è ovviamente la sua library di giochi. Ciò che, infatti, ha permesso negli anni alla compagnia nipponica di far coesistere macchine casalinghe con quelle portatili è una line-up ricca e diversificata (nonostante non sia mancato qualche titolo trasversale e/o porting, va detto), senza che l'una escludesse l'altra, ma anzi si combinassero tra loro perfettamente. New Nintendo 2DS nasce sotto una buona stella, dal momento che - oltre a poter riprodurre i giochi già pubblicati su 3DS e New Nintendo 3DS (ma senza il supporto 3D, ovviamente) - verrà accompagnato dal lancio di alcune novità della casa di Kyoto. Per mettere alla prova la console, abbiamo infatti provato quattro titoli in uscita nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, quali Miitopia, Hey! Pikmin, Ever Oasis e Brain Training infernale del Dr. Kawashima.

Per rompere il ghiaccio, abbiamo provato una demo di Brain Training infernale del Dr. Kawashima, rivelandosi un titolo sadico, diabolico, ma al contempo molto divertente, che si conferma ancora una volta un titolo perfetto per le console portatili di Nintendo. Nello specifico, nella demo da noi provata, abbiamo giocato a due esercizi chiamati "Indietro di 1" e "Indietro di 2": in entrambi i casi, i giocatori vengono chiamati a memorizzare una serie di numeri, risultati di un'operazione calcolata in precedenza, e a scrivere il risultato della somma/sottrazione risolta indietro di uno o indietro di due, senza farsi distrarre dalla nuova operazione da calcolare e di cui dobbiamo a nostra volta memorizzare il risultato.

E se è vero che con "Indietro di 1" siamo riusciti a cavarcela egregiamente, senza particolare difficoltà, è stato con "Indietro di 2" che il gioco ha mostrato il suo lato più diabolico, invitandoci a mettere alla prova le nostre abilità. Proprio come nelle passate iterazioni, Brain Training infernale del Dr. Kawashima consta di una parte di spiegazione, in cui l'alter-ego digitale del Dr. Kawashima (qui doppiato) ci spiega per filo e per segno la sfida che andiamo ad affrontare; di una parte tutorial, in cui possiamo fare pratica prima di lanciarci nella sfida finale e calcolare, di conseguenza, la nostra età cerebrale. Ma nel nostro caso, non vi diremo il risultato....sarebbe troppo imbarazzante! Anche se la demo è stata davvero brevissima, confermiamo che Brain Training infernale del Dr. Kawashima si prepara a diventare la nostra prossima dipendenza da viaggio in treno, esattamente come i suoi predecessori.

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Altro titolo che abbiamo avuto occasione di provare è stato Hey! Pikmin, il nuovo platform a scorrimento laterale del celebre franchise nato su Gamecube, che si prepara ad intrattenere per bene i giocatori delle console portatili Nintendo. Qui il titolo trae giovamento da un campo di visione che si espande su entrambi gli schermi della console, tanto che, non vi nascondiamo, più di una volta abbiamo avuto la tentazione di toccare con il pennino lo schermo superiore della console per catturare oggetti o colpire mostriciattoli usando i nostri Pikimin. L'esperienza è gradevole, con meno puzzle da risolvere rispetto agli altri titoli della serie, e maggiormente votato alla componente action e con un buon livello di rigiocabilità, visto che non sempre avremo abbastanza Pikmin nella prima run del livello per raccogliere tutti gli oggetti di cui abbiamo bisogno. Molto grazioso in termini stile artistico, da sempre marchio di fabbrica della serie, ed esperienza che ben si sposa con la portabilità della console, grazie ad una durata di ciascun livello piuttosto esigua ed ideale per una fruizione "mordi-e-fuggi".

Tra i titoli di prossima uscita sulle console 2DS e 3DS (la release è attesa a giugno), figura anche Ever Oasis, titolo di natura ibrida tra RPG e gestionale, ispirato alla mitologia egizia. Dopo che il fratello, a capo di un'oasi, viene ucciso dal Caos Infernale, il nostro protagonista ha il compito di stabilirsi in una nuova oasi, accrescere e far prosperare la popolazione, e avviare le attività commerciali affinché la nostra comunità possa sostenersi. Qui, come dicevamo, emerge la natura gestionale del titolo, a cui tuttavia si affianca una componente di ruolo importante: infatti, oltre a far crescere la nostra oasi, il protagonista ha il compito di avventurarsi al di fuori da essa, portare a termine alcune missioni, salvare persone, arruolare nuovi possibili cittadini che entrino a far parte della nostra comunità, ecc. Chiaramente, non ci avventureremo da soli, ma saremo accompagnati da un party, che ci aiuterà in combattimento (non sono combattimenti a turni). Ever Oasis è un'esperienza di gioco piuttosto classica, pur combinando tra loro due generi diversi, che si trova perfettamente a suo agio su questa nuova piattaforma portatile.

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Infine, l'ultimo gioco che abbiamo provato è l'assurdo Miitopia. Il titolo può dirsi un'evoluzione dell'altrettanto folle Tomodachi Life, uscito un paio di anni fa su 3DS, in quanto, pur mantenendo il suo stesso umorismo non-sense e il suo tono brillantemente leggero, qui ci troviamo comunque di fronte ad un gioco vero e proprio, un'avventura dai caratteri RPG. Nel gioco, il nostro personaggio (che possiamo creare da zero, importarlo da Tomodachi Life o scannerizzarlo con i QR Code) si trova ad affrontare una serie di sfide e missioni, in un'esilarante ambientazione medioevale/fantasy, per aiutare gli abitanti del Regno.

Durante le nostre missioni, potremo a poco a poco reclutare nuovi membri del nostro party con cui affrontare i vari combattimenti a turni, anche questi creandoli da zero, importarli da Tomodachi Life o scannerizzarli con i QR Code. Esattamente come avveniva in Tomodachi Life, la componente relazionale resta un elemento molto importante e, nel corso della nostra partita, il nostro compito è far sì che i personaggi stringano legami tra loro, attraverso una serie di compiti che ci verranno proposti (come dormire insieme, nella stessa stanza, in una locanda). Questo serve, ovviamente, a migliorare l'intesa tra i vari membri del party ed essere più efficaci in battaglia. Inutile dirvi che il risultato è estremamente esilarante e comico, recuperando completamente quel mood genuinamente folle e molto giapponese che tanto ci aveva divertito in Tomodachi Life. E se siete amanti del genere, a quanto pare non rimarrete delusi.

In conclusione della nostra prova in compagnia di New Nintendo 2DS XL e di questi quattro titoli, possiamo dirci piuttosto soddisfatti. La piattaforma in sé sembra un prodotto buono, di qualità e di ottima fattura, una valida alternativa a chi sta cercando una versione più leggera e ancora più confortevole di New Nintendo 3DS XL, senza perdere i suoi punti di forza, quali schermi grandi, il comodo C-stick e una lineup di giochi assolutamente irresistibile. La sua forma arrotondata e i suoi colori sgargianti fanno sicuramente appello ad un pubblico più giovane, senza disdegnare quelli che sono alla ricerca di una versione più compatta e simpatica della sua console più grande preferita. E nel caso non abbiate ancora acquistato New Nintendo 3DS XL all'epoca, magari spaventati dal peso o perché poco interessati alla funzione 3D, questa può essere una buona occasione per scoprire il mondo delle macchine portatili di Nintendo non appena sarà disponibile il prossimo 28 luglio.

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