Playstation VR: Le nostre impressioni

È finalmente giunto anche il turno di Sony di entrare sul ring, seguendo le orme di dispositivi VR notevoli come l'HTC Vive e Oculus Rift, portando con sé 40 milioni di console già VR-ready e appoggiandosi ad una vasta gamma di sviluppatori di prime e di terze parti. PlayStation VR è oramai arrivata, ad un prezzo competitivo, e viene fornita con una line-up di lancio piuttosto solida. Ma, la domanda sulla bocca di tutti è: quanto durerà?

Mentiremmo se dicessimo che abbiamo già una risposta. L'headset PSVR debutta con una buona selezione di titoli, offrendo una gamma di esperienze di realtà virtuale senza dubbio atte a soddisfare una moltitudine di gusti. Inoltre ha anche il vantaggio di essere il più economico dei tre grandi dispositivi, e di un bel po' (anche se la questione relativa al prezzo si fa un po' più complicata se non avete già tutti gli accessori richiesti, ma ne riparleremo più avanti). C'è anche quella questione relativa al fatto che Sony è riuscita a sfornare un'ottima base hardware con cui i giocatori potranno gustarsi questa nuova generazione tecnologica, ma che sfrutterà anche le iterazioni successive di PlayStation 4. In breve, PSVR ha un sacco di aspetti positivi che giocano a suo grande favore.

Ma tutto questo è sufficiente al suo successo? Proprio come quando abbiamo valutato HTC Vive all'inizio di quest'anno, vogliamo essere chiari sin da subito dicendo che la realtà virtuale non è per tutti, e proprio come abbiamo fatto allora, consigliamo caldamente di provare il dispositivo (magari a qualche fiera o nei negozi che aderiscono a qualche iniziativa) prima di spendere un sacco di soldi per mettere le mani su questa tecnologia, perché alcune persone semplicemente non si trovano con la VR e magari vivere un'esperienza che li catapulta lontani dal mondo reale non è ciò che interessa loro, e per di più ci sono alcuni giochi in cui consigliamo di avere di fianco un secchio per il vomito, a meno che non abbiate uno stomaco d'acciaio.

Ma prima di iniziare a parlare di software e dell'esperienza nel suo complesso, vale la pena capire come funziona questo apparecchio e cosa troviamo all'interno della scatola. Per prima cosa, per acquistare PlayStation VR dovrete sborsare 399 euro, e all'interno della confezione troverete, accanto al dispositivo in sé, un'unità processore, un adattatore AC e cavo di alimentazione, un adattatore di collegamento Visore VR, una serie di cavi (Cavo HDMI, Cavo USB), auricolari stereo, e nella versione da noi provata (non disponibile attualmente in Italia) un disco contenente otto demo e l'accesso a Playroom VR (anche se non siamo riusciti a scaricarlo in fase di review). Ci sono un altro paio di pezzi, ma la parte più consistente è proprio questa. Tuttavia, e questo è importante, l'acquisto del dispositivo da solo non basta per essere pronti ad un'esperienza VR completa, a meno che non siete già in possesso di una PlayStation 4 Camera (circa 65 euro) e magari volete anche una coppia di controller Move (all'incirca un centinaio di euro). Se non siete in possesso di questo kit ma desiderate un'esperienza VR completa, il costo di PSVR lievita notevolmente, e questo rende il prezzo molto più vicino a quello del suo concorrente più prossimo, Oculus Rift (che è più di 700 euro).

È importante dunque considerare che il prezzo reale di PSVR, per godersi un'esperienza completa, non si limita a spendere i 399 euro. È vero, il prezzo di PlayStation VR, se paragonato a quello di un PC che riesca a sostenere la VR, è decisamente competitivo. Se anche prendiamo la nuova nata di casa Sony, PlayStation 4 Slim, che supporta perfettamente la VR, questa vi costerà 299 euro (e non dimentichiamo che c'è anche PlayStation 4 Pro all'orizzonte, che costerà 399 ma sarà più potente dell'attuale PS4 e con altri vantaggi), il che significa che il costo complessivo per accedere alla VR su console è comunque più basso rispetto alla sua controparte PC. Tuttavia, ci sono alcuni inconvenienti a tutto questo.

Per prima cosa, l'aspetto del dispositivo è molto meno sfarzoso rispetto ai suoi omologhi per PC. Vanno comunque fatti i complimenti a Sony, in quanto hanno fatto un buon lavoro, e l'headset è progettato in modo intelligente e ha un aspetto futuristico. È leggero, robusto, e risulta più adatto al salotto rispetto ad un Oculus Rift o Vive. È anche abbastanza comodo, ricoperto da due spessori di gomma morbida - uno sulla fronte, l'altro intorno alla parte posteriore - che offrono una perfetta aderenza. C'è un accessorio nella parte posteriore che può essere utilizzato per stringere l'headset, adattando la misura del laccio del dispositivo per una migliore aderenza. C'è un pulsante sotto la visiera che permette anche di effettuare alcune regolazioni e avvicinare maggiormente lo schermo al vostro viso. In poche parole, si tratta di un dispositivo elegantemente progettato, e la sua forma curva e le sue finiture sorprendenti lo rendono un headset davvero attraente, anche se non high-end quanto i suoi concorrenti.

Per quelli tra voi che portano gli occhiali, PSVR risulta comunque abbastanza confortevole, ma dopo una sessione prolungata potreste iniziare ad avere un po' di fastidio (e per questo vi diamo questo consiglio, ma lo stesso vale anche per gli altri: fate pause frequenti). L'headset fa pressione sulle lenti, le spinge verso il basso o semplicemente si muove quando si gioca, quindi magari è meglio modificare regolarmente la posizione del dispositivo per avere sempre il massimo comfort. Non è l'ideale, ma l'headset funziona abbastanza bene per coloro che indossano gli occhiali e questi giocatori non si sentiranno in alcun modo esclusi dall'esperienza. Per quanto riguarda l'adattamento del dispositivo sul vostro viso, che portiate o meno gli occhiali, c'è un rivestimento in gomma intorno allo schermo OLED che mantiene il giocatore al buio per la maggior parte del tempo, e anche se all'inizio della sessione di gioco noterete ancora un po' di luce che entra nel dispositivo, ma non appena vi immergerete nell'esperienza, non ve ne accorgerete neppure. In un primo momento, temevamo che questa gomma di rivestimento ci avrebbe fatto sudare da matti in occasione di sessioni di gioco più estese, ma in realtà se la temperatura ambientale è costante, non rappresenta un grosso problema, anche se lo schermo può avere un po' di condensa, se la vostra pelle è più calda del normale.

Data la differenza di prezzo, non vi sorprenderà sapere che la qualità complessiva del VR è inferiore a quella che si ottiene su PC. Lo schermo OLED 1920 x RGB x 1080 offre meno pixel per occhio rispetto alla concorrenza, ma in realtà è la mancanza di peso dietro la CPU del PS4 che è il principale svantaggio. Qualsiasi cosa visivamente complessa appare decisamente old-gen, e per questo motivo, non vediamo l'ora di scoprire cosa accadrà con l'avvento di PS4 Pro. Parlando degli aspetti positivi, la frequenza di aggiornamento a 120Hz (o, talvolta, 90Hz) rende l'esperienza fluida, e anche se non abbiamo testato i singoli frame-rate su tutti i software giocati finora, non abbiamo notato nessun calo catastrofico di framerate. Il campo visivo è pari a 100°, ma non lo abbiamo trovato un problema. L'audio 3D funziona bene, e aggiunge un senso di immersione nei vari giochi che abbiamo provato (e anche le cuffie offerte con l'headset hanno fatto un buon lavoro).

Forse la cosa che più ci ha colpito è stato l'head-tracking, che fa un lavoro eccellente nel seguire i movimenti della nostra testa e tradurli nello spazio di gioco. In effetti, ci sono alcuni titoli, come ad esempio i giochi di PlayStation VR World (come VR Luge, Danger Ball e Headmaster), che si basano unicamente sull'head-tracking come sistema di controllo. In questi giochi funziona molto bene, e gli unici problemi che abbiamo riscontrato riguardavano l'uso del controller durante alcuni giochi, in cui dovevamo spostarci all'estremità dello spazio di gioco, e poi il DualShock a volte si allontanava dalla vista della telecamera. Per carità, non è nulla di terribile, ma vale la pena dire che lo spazio di gioco offerto dalla telecamera può a volte essere limitato.

Per alcuni software è possibile utilizzare i controller Move, ma non ce la sentiamo ancora di dare il nostro verdetto complessivo, anche perché dovremo valutare la loro efficacia caso per caso, ma la maggior parte dei software è compatibile con DualShock e quindi consigliamo di usare il controller in un primo momento, a meno che non ci sia un gioco che richieda il necessario utilizzo di Move. Anche giochi come Until Dawn: Rush of Blood funzionano molto bene con un DualShock 4, e lo abbiamo addirittura preferito rispetto ai controller Move.

Sfortunatamente non ci è possibile commentare tutti i software a cui abbiamo giocato, e per questo motivo ci sono una serie di esperienze di cui non possiamo raccontare, quindi concentriamoci sulla prima ondata di recensioni che potete già leggere su Gamereactor. Tumble VR è un gioco che richiede la risoluzione di un semplice puzzle e di muoversi nel regno VR, e questo tipo di VR statica funziona bene, e non abbiamo avuto alcun accenno di nausea. Scavengers Odyssey (tra i giochi disponibili in PlayStation VR World) d'altra parte, ci ha visto saltellare da uno steroide all'altro, e non ci è piaciuto neanche un po'. Tra questi, ci sono giochi come Battlezone e Until Dawn: Rush of Blood che richiedono di muoversi, ma non ci hanno provocato nausea, come in alcuni altri giochi. Il nostro consiglio, nella maggior parte dei casi, è quello di provare qualsiasi gioco VR prima di acquistarlo, non per vedere se vi piace (beh, anche per questo!), ma per essere sicuri che possiate giocarci senza problemi. È bene informarsi sull'acquisito, e in questo caso sia per l'hardware sia sui suoi software.

Come dicevamo, c'è un modo per provare i giochi prima di acquistarli. Nel pacchetto VR nella versione da noi provata, erano incluse otto demo dalla durata massima di cinque minuti, che offrono un assaggio di come funziona ciascun gioco e questo permette di farsi un'idea. Sicuramente, vista la concomitanza con la Milan Games Week la prossima settimana (14-16 ottobre a Fiera Milano City) e il Lucca Comics&Games, avrete sicuramente l'opportunità di provare il dispositivo, quindi vi consigliamo caldamente di buttarci un occhio.

Tuttavia, con il dispositivo VR è possibile anche fare altro oltre a giocare: è possibile guardare film tramite uno schermo all'interno dell'headset. È anche possibile riprodurre giochi non-VR. Guardare un film tramite il dispositivo va bene, ma giocare a titoli non-VR, d'altra parte, diciamo che è tutt'altro che un'esperienza comoda.

Tornando al dispositivo stesso, è giusto dire che, sebbene non offra lo stesso livello di qualità VR come le sue controparti premium per PC, PSVR è comunque un buon prodotto. Grazie ad un design elegante e ad una struttura robusta, è sicuramente un prodotto durevole e dal look contemporaneo. Tuttavia, non possiamo fare a meno di pensare che un giorno in un futuro non troppo lontano rifletteremo su questa tecnologia e guarderemo ad essa come se fosse un videoregistratore VHS attaccato alle nostre facce; è comunque un prodotto ingombrante, anche se questo è un problema di cui soffrono tutti e tre i dispositivi VR, di cui Vive è di gran lunga il peggiore, e non vediamo l'ora di poter sfoggiare un visore in stile Geordi La Forge.

Ma questo è il futuro, e per il momento preferiamo concentrarci sul presente. PlayStation VR si prepara al suo debutto il prossimo 13 ottobre, e verrà affiancato da una line-up di lancio solida, oltre ad una promessa di oltre cinquanta giochi prima della fine dell'anno. Offre un'esperienza VR fluida, e anche se un po' datata dal punto di vista visivo, la nostra esperienza è stata molto positiva, soprattutto quando abbiamo giocato un software che non richiedeva troppi movimenti (ma questa è un'opinione personale, ovviamente). La domanda allora è una: acquistare PlayStation VR oppure no? Beh, non possiamo rispondere per voi, perché la VR è così soggettiva e l'investimento è notevole. Tutto quello che possiamo fare è evidenziare alcuni punti e suggerirvi di andare dal vostro rivenditore specializzato più vicino e provare l'esperienza appena possibile. Forse preferite giocare sul sicuro e aspettare e vedere cosa riserva il futuro, e sarebbe certamente una tattica ragionevole dato che si tratta dei suoi primi giorni di vita, e considerando che la prima ondata di headset è già andata sold-out.

Come Vive e Oculus prima di esso, non si può negare che questa sia la prima generazione di hardware consumer mainstream. Gli headset sono grossi, le risoluzioni non sono stellari, e il prezzo è comunque oneroso (a vari livelli). Ma, ed è un grande "ma", la VR è fantastica e risulta davvero una vera e propria frontiera per l'intrattenimento interattivo. È ancora ben lungi dall'essere perfetto, ma dal momento che sempre più sviluppatori iniziano a sperimentare la realtà virtuale, sicuramente vedremo a breve esperienze sempre più entusiasmanti, e forse anche la "killer app" che probabilmente convincerà molti giocatori a fare il grande passo. L'unica cosa che ci domandiamo è se abbastanza persone decideranno di adottare questa tecnologia nascente, tali da sostenere in generazioni future e consentire agli sviluppatori di continuare a sperimentare e innovare. E questo, cari lettori, è tutto nelle vostre mani. Attendiamo la vostra prossima mossa con interesse.